Stranizza d'amuri 16 agosto 2023
Tutto ciò che la nostra mente non è capace di comprendere, siamo solito farlo diventare qualcosa da combattere e non solo per noi stessi ma per tutti quelli che ci vivono accanto. E la sete di guerriglia si espande a macchia d’olio generando odio, discriminazione, violenza verbale e fisica e tante volte persino tragedia. Beppe Fiorello ha raccontato un dramma tratto da una pagina di cronaca nera che risale al lontano 1982, lasciando però che venisse fuori da quel colore tetro del nero con cui vengono raccontati gli avvenimenti di criminalità e violenze, anche il colore rosa della gentilezza, il giallo della felicità, il blu della lealtà e il rosso dell’amore. Perché con i colori si possono dire tante cose, così come rivela Nino quando parla a Gianni dei fuochi d’artificio. Nelle semplici scene si percepisce comunque il peso della vergogna, del chiacchiericcio, quel senso di morale che trasuda nei contesti antichi, dove è più semplice fare le cose di nascosto che alla luce del sole RDI ♥️
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