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Visualizzazione dei post da 2014

Siamo così, noi esseri umani ...

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Siamo così, noi esseri umani, ci autodefiniamo comprensivi, clementi, indulgenti, ma poi cediamo, dinanzi alla lussuriosa tentazione, di accomodarci nelle sale cinematografiche del mondo, per assistere alla proiezione delle vite degli altri ed incarnare la parte da critici, di quei critici dotati di un animo che esala un profumo di aromi spietati e cinici. Ci accomodiamo, accompagnati dai nostri falsi buonismi, sulle poltrone di un cinema, per poi focalizzarci sul malcapitato attore di turno, tralasciando gli ambienti, gli oggetti, le condizioni di vita, il susseguirsi degli eventi che "costruiscono" il film. Registriamo ed interpretiamo ogni minima parola, senza mai accostarla a quel termine non troppo sconosciuto che è "Giustificazione". Attendiamo con suspence il fatidico momento della "scivolata dell'attore" e celebriamo la rovinosa caduta con un sarcastico ed indifferente "Se l'è voluta". Rovistiamo tra le immagini, regi

Il viaggio dell'anima

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Ogni viaggio nasconde un intangibile bagaglio ... un bagaglio che si cela nella fodera di una valigia stracolma di souvenir e capi di abbigliamento da infilare in lavatrice ...  è un bagaglio fatto di rinnovamenti ... nuove amicizie,  nuove culture, nuove tradizioni, nuove emozioni ... Viaggiare è sinonimo di imparare ... ed io, dal mio ultimo viaggio, ho imparato molto ... Ho imparato a conoscere un suono sconosciuto ...  un suono che è inesistente,  ma che riesce, comunque, a far vibrare le corde della serenità, della pace dei sensi, della protezione, della dolcezza ... è un suono arpeggiato dalle mani della Donna che ha deciso di manifestarsi in un umile paese,  circondato da colline accessibili solo attraverso un percorso fatto di pietre ... è un suono che si ascolta anche ad occhi aperti, che travolge inavvertitamente l'animo,  senza nemmeno esserne coscienti ... Ho imparato a comprendere che, non sempre, tutto ha una spiegazione ... ci so

Caro figlio mio ...

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Caro figlio mio, la vita non sempre ti sorriderà. Da madre, vorrei con tutta me stessa,  regalarti sorrisi indelebili, sorrisi incisi ...  Cesellati non tanto sul tuo viso, ma quanto sul tuo cuore ...  Perché è questo quello che conta nella vita:  ridere e sorridere nell'anima!  Sí, figlio mio, é questa la vita che vorrei regalarti! Vorrei ... ma non posso e non perché non abbia la forza di sostenere le tue lotte,  ma perché, so già da adesso, che qualunque barriera dovessi costruire intorno a te  ci sarà sempre qualcosa,  fuori nel mondo, che ti trafiggerà ...  Vorrei poterti sollevare da tutte le sofferenze, ma sappi che anche quelle, fanno parte della nostra esistenza. Ho dovuto, devo e dovrò lottare  per non soccorrerti tutte le volte che sei caduto, che stai cadendo e che cadrai! Questo é il compito più difficile per un genitore:  attendere che il mondo ti impartisca le lezioni di vita e restare fermo ad aspettare che tu capisca, cercando di non congegnare quegli scudi che pot

Gli anni passano ...

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Sabato scorso abbiamo deciso di andare al mare: avevo preparato tutto ed attendevo mio figlio, accanto alla porta d'ingresso, mentre finiva di prepararsi in bagno. Lo vedevo intento a scolpire i suoi capelli con chili di gel e sorridevo: pensavo al fatto che ci mettesse tutto quel tempo a modellare i capelli e non appena si sarebbe tuffato in acqua, la sua opera d'arte sarebbe svanita nel nulla. Sorridevo ed intanto un nostalgico ricordo mi sfiorava l'animo .... Correva l'anno 1986: era l'estate dei mondiali in Mexico, l'estate in cui tutti credevamo di poter scendere di nuovo nelle strade e festeggiare la vittoria della nostra nazionale per ripercorrere le emozioni provate quattro anni prima. Era l'estate in cui impazzava alla grande, la bionda Ivana Spagna, con la sua "Easy lady" e si trascorrevano pomeriggi interi a discutere sulle origini della cantante. Internet era solo un sogno lontano e per quel poco che si sapeva dai gior

A te che sei lassù, buon compleanno, amica mia!

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É il primo compleanno che festeggi lassù tra le nuvole, nel celestiale scenario del paradiso. Forse, ti avranno fatto trovare una torta con la glassa gialla, come il colore che hai sempre preferito. Giallo ottimismo: é così che dicevi sempre.  Stamane ho guardato il telefono e mi sono sentita persa: qualunque messaggio avessi mandato a quel numero salvato ancora sulla rubrica, non avrebbe ricevuto alcuna risposta. Ed allora mi sono detta: le scriverò un pensiero con la speranza che da lì tu possa leggere le mie parole e possa trovare il modo per perdonarmi. Sì, mia cara Sabrina, devi perdonarmi per tutte le volte che non ho avuto il coraggio di affrontare, con la tua stessa serenità, il decorso della tua malattia. Ti chiedo scusa per non aver trovato le parole giuste per supportare l'ottimismo che trapelava dalle tue parole. Ti raccontavo di futilità intraviste al di fuori, cercavo di distrarre la tua mente, senza sapere che così facendo, ero io che mi sottraevo all'

Quella stupida domanda!

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Ormai taccio! Taccio. Faccio silenzio, alzo il muro dell'indifferenza con quelle persone che, non appena scoprono di avere dinanzi a loro una "scribacchina" e dopo aver preso opportune informazioni sul libro pubblicato, esordiscono con la fatidica domanda, accompagnata da un sorrisetto ironico: "E' autobiografico?". "Sì, come no!", mi verrebbe da rispondere, "è talmente autobiografico che dovevi capirlo all'istante, non appena ti ho detto che la protagonista è una ragazza single". Quello che mi meraviglia non è tanto l'idea malsana che sfiora le menti di alcuni esseri umani, ma quanto piuttosto l'idea, o meglio, la convinzione secondo la quale se qualcuno scrive, scrive per forza di sé stesso. Forse sono autobiografici solo alcuni capolavori della letteratura. Perchè ci vuole fegato a sviscerare un dolore, una felicità o il proprio cammino esistenziale. Credo che se uno scrittore sia capace di parlare di sé, d

Ho appena finito di leggere un libro

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Ho appena finito di leggere un libro, il che non è una novità! La peculiarità è che non si tratta dei soliti romanzi; non è uno di quei libri che hanno un inizio ed una fine. Scorrendo lo sguardo su quelle frasi, vi ho solo trovato un inizio, un inizio che una volta compreso, assimilato, può essere propositivo, può spronare, può incoraggiare, può solo far andare avanti. Non ha una fine perché, con le idee citate dall'autore, si può solo migliorare, migliorare per potenziare. Una volta finito di leggerlo non ho potuto far altro che credere e sperare, sì, credere e sperare che qualcosa può ancora cambiare, e questo perché c'è ancora qualcuno che non solo è capace di farlo, ma ha anche lo straordinario entusiasmo e la fantastica forza di voler continuare a combattere contro un sistema sordo, o meglio, un muro di gomma. Parlare in questi tempi di lavoro è molto difficile: citandolo, molto spesso, riacutizziamo i dolori di quelle persone che un lavoro non l'

Ti amo di bene

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L'altro giorno, mentre mio figlio era intento a smanettare con il suo cellulare,  ho intravisto una frase:  Ti amo di bene!  Leggendola ad alta voce ho subito scatenato il suo "di che ti meravigli! Se devo dire ad un'amica che le voglio un mondo di bene, uso questa frase. Noi giovani diciamo così". Dopo aver superato la fase, "oddio, questa è la stessa risposta che davo ai miei genitori meno di trent'anni fa ... Il tempo é trascorso così in fretta che mi sembra quasi ieri ... e tutte le menate a seguire",  ho davvero realizzato quanto siano importanti quelle parole,  ordinate in quel modo. Sì, perché si può voler bene talmente tanto a qualcuno, fino al punto di amarlo,  ma non nel senso dell'amore fatto da batticuore e desideri. Si può amare qualcuno che non sia un genitore, o un figlio,  o un fratello, o una sorella, o un fidanzato, o una moglie,  perché gli si vuole bene ...  E gli si vuole bene,  fino al punto da comprendere i

I ricami di Dio.

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Dio fa scivolare la mina sui bianchi fogli della nostra esistenza  prima ancora di catapultarci sulla terra. Disegna le nostre vite con una matita che ci verrà poi affidata quando,  nel pieno delle nostre coscienze, potremmo, in totale libertà,  decidere quale percorso intraprendere ...  Il cosiddetto libero arbitrio con cui, qualche volta,  rischiamo di perderci nei meandri di una strada "sbagliata" ...  una strada che Lui non aveva tracciato .... È in quel momento che la mano divina torna a rimpossessarsi della matita  per ridisegnare una traiettoria che possa riportarci nel punto predestinato. Basterà volgere uno sguardo indietro,  per osservare ed ammirare le abilità da architetto con cui avrà impresso  le linee geometriche della nostra esistenza. Dio disegna: disegna le nostre vite e le dipinge come tele d'autore. Ma potremmo cadere nell'errore di non credere a tale verità quando,  guardando quel quadro, ci troveremmo dinanzi a un

Auguri mamma!

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Non esiste competizione tra una madre ed un padre:  entrambi, hanno ruoli diversi, che combinati tra loro, riescono a trasformarsi in terreno capace di accogliere le piante che nasceranno.  Ma le madri ... sarà per l'indole, sarà per la più accentuata sensibilità, tipica del genere femminile, sarà per la predisposizione che é impressa nelle loro anime di riuscire a farsi carico di ogni peso e sofferenza ... acquisiscono quel ruolo predominante. Le mamme sanno essere fari che orientano nelle notti buie le rotte dei propri figli, sanno essere le colonne portanti di quegli edifici costruiti al di sopra delle loro case, sanno essere un fuoco caldo che riscalda le stanze fredde, sanno essere acqua che spegne gli incendi, sanno essere l'ago che ricuce gli strappi, sanno essere il miele che addolcisce i cuori, sanno essere il pane che sazia gli affamati, sanno essere rifugi per le tempeste invernali. Un augurio speciale a tutte le mamme ... Un augurio

Modalità d'uso per dispensare consigli, pareri ed opinioni.

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E nel mondo ci saranno sempre quegli arroganti sovrani,  comodamente seduti sui dorati troni,  pronti a dispensare saggi consigli agli affranti contadini,  disperati per il raccolto andato a male. Morale: chi cammina con scarpe comode eviti di somministrare pareri,  opinioni e consigli sulla vita degli scalzi. R.D.I.

Dopo 65 anni l'Italia del calcio é di nuovo in lutto!

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Che il calcio non sia più quello di un tempo era chiaro un po' a tutti. Troppo denaro, troppa fama, troppa violenza, hanno trasformato uno sport di aggregazione e di divertimento in qualcosa da cui é opportuno prendere le distanze! Essendo figlia di un tifoso torinista, da piccola,  ricordo di aver imparato a comprendere che una squadra di calcio deve emozionarti,  e non importa se vinca o se perda,  non importa se militi in serie B o in serie A,  l'importante é solo l'emozione che ti viene trasmessa.  Non importa nemmeno che qualcuno ti sfotta perché la tua squadra non vince mai!  Resta sempre il valore delle emozioni che é in grado di regalarti sportivamente. Dopo gli eventi della partita di ieri sera mi aggrappo ancor di più alle immagini in bianco e nero di quei granata che disputavano le loro partite per regalare sogni ad un'Italia segnata dalla guerra,  che scendevano in campo solo per sentire il calore umano dei loro tifosi. Altro che sponso

AYRTON

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Sono 20 anni che Dio si gratifica vedendoti sfrecciare lungo le strade del cielo. Ti immagino lì, che tieni tra le mani il volante mentre il tuo sorriso illumina il paradiso. Sei stato e resterai per sempre un Campione ... Campione non solo di Formula Uno ...  Campione di vita, di umiltà, di sogni, di vittorie, di lealtà, di sincerità, di coraggio e di bontà. Le tue vittorie le hai sempre osannate a Lui ... Lui che ti ha regalato un mondo migliore, un podio eterno, un posto accanto a se. Te l'aveva anticipato attraverso le pagine della Bibbia e con il coraggio di sempre ti sei affidato a Lui. Grazie Dio, grazie per avermi permesso di conoscere, attraverso le pagine di un giornale o le immagini del televisore, le doti umane di un Campione, uno che nello sport e nella sua passione ci ha messo tutti i suoi sogni e i suoi pregi. I tuoi occhi, Ayrton, parlano ancora attraverso le immagini di allora,  quelle immagini sbiadite dagli anni passati,  ma che non passeran

Grazie, Mister!

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Direi che oggi è proprio una giornata ricca di eventi che scaldano il cuore, di circostanze che insegnano, di persone che meritano stima e rispetto perché riescono, nel proprio lavoro, ad insegnare non solo ciò che dovrebbero, ma anche quello che sono. Avere a che fare con dei ragazzini dell'età di mio figlio non è un compito facile, non lo è per un genitore figuriamoci per gli educatori. I professori, gli allenatori, gli insegnanti di musica o i catechisti, non solo hanno il compito prioritario di impartire lezioni concernenti il proprio settore, ma si ritrovano ad arrovellarsi il cervello per creare un feeling con i loro allievi, che non sono adulti qualsiasi, ma quanto piuttosto degli esseri umani che vivono momenti di caos pre-adolescenziale! Ci vuole equilibrio, una buona dose di equilibrio, o meglio ancora, un'eccessiva dose di equilibrio: devono imparare a riconoscere ogni minimo aspetto del carattere dei ragazzi che hanno di fronte in modo da poter insta

Pagine dal libro "Cuore": storie di vita quotidiana ... da mamma!

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Ebbene sì, lo ammetto. Nel rapporto genitoriale a discendere, ammetto di essere brontolona ... Probabilmente lo sono a causa della vita che conduco!  Con un marito che lavora fuori casa, sono costretta a fare la parte della "dittatrice" che stabilisce le regole e anche quella del "giudice" che deve determinare gli eventuali reati da scontare, senza dimenticare le ispezioni sui compiti fatti, gli orari da rispettare e tutto ciò che riguarda la quotidianeità. Per questi ruoli ci si deve nascere ed io ahimè ammetto che li interpreto ma con enorme fatica: mi pesa da morire far prevalere sempre la razionalità da genitore quando invece sono una che pensa ed agisce di pancia! Premessa a parte, stamane, dopo il secondo caffè in ufficio, non appena ho aperto la borsa per prendere la pizzetta da sgranocchiare mi sono accorta che la merenda di mio figlio era rimasta li, nella nuova borsa colorata!  Il primo pensiero é stato quello di andare a scuola ma visto l'

C'è chi ...

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C'è chi nasce con la camicia,  chi deve cucirsela e  chi invece non trova nemmeno la stoffa. RDI

La cima della piramide

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L'uomo che era accanto alla donna richiamò l'attenzione dell'amico che invece le stava di fronte, facendogli notare che, a causa del vento, la cenere della sigaretta, atterrava sul cappotto di lei. La donna, con celerità, si passò la mano sulla stoffa, per far volare via quei frammenti di cenere, e a testa bassa, dichiarò che non le importava, ma intanto gli occhi cominciavano a bruciarle.   Le bruciavano così tanto che stava per piangere, ma non a causa della sigaretta ...   la cenere che le aveva fatto arrossire gli occhi era volata qualche minuto prima, ed era venuta fuori dalla prosopopea di chi l'aveva richiamata sul suo operato.  Era la cenere dell'incompetenza di chi aveva il coltello dalla parte del manico semplicemente perché si trovava in cima alla piramide ...  Una cima che non conosce il valore dei mattoni che la sostengono, che non sa equilibrare la forza di quei pezzi, non merita di essere sostenuta.  Suo nonno le ripeteva sempre: "Nel

Gli amici

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La differenza tra gli amici falsi e quelli veri? Se rubi una mela i primi sparleranno di te dicendo che hai commesso un omicidio, i secondi, invece, passeranno dal fruttivendolo per pagare il conto. RDI

Quando ...

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Quando due diversi mondi della nostra vita affettiva si incontrano, si ha la fusione dell'atomo e l'energia che viene fuori si chiama Gioia! RDI

SOGNO, REALTA’ E ILLUSIONE.

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Nel cuore del maestoso Oceano Vita , tra le variopinte barriere coralline, esisteva un’isola popolata dagli esseri umani plasmati dal Dio Reilso , chiamata Realitas . La storia della creazione, scritta tra le pagine dei libri antichi rinvenuti nei siti archeologici, narrava che il Dio Reilso , in una noiosa e solitaria giornata della sua vita, ebbe la geniale idea di realizzare, con del fango trovato nel giardino della sua casa, un’enorme costruzione dalla forma tendenzialmente conica: ma sarà stata la stanchezza, sarà stata la monotonia di vita che conduceva, si ritrovò, con totale insoddisfazione, a gettare la sua opera nelle profonde acque dell’oceano situato al di sotto della sua abitazione. Quando la mattina seguente, alle prime luci dell’alba, uscì nel giardino con l’intenzione di mettere acqua ai suoi screziati fiori, gettando lo sguardo in basso, provò ad un tratto un velo di ripensamento: un piccolo desiderio infantile, custodito per anni all'interno della sua geniale

La ruota di scorta

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Ripensavo alla frase ascoltata per caso l'altro giorno, o meglio "spiata" da un discorso fatto da passanti: "Sei come una ruota di scorta"! E' vero che esistono individui che possono definirsi tali, ma a mio modesto parere, bisognerebbe suddividere la categoria delle "ruote di scorta", in due ben distinte sottocategorie. Da una parte ci sono quelle persone che con senso di umiltà e con una scarsa dose di autostima (quasi spesso immeritata), captando l'esclusione dal podio delle quattro gomme necessarie allo spostamento, con notevole dignità, e senza batter ciglio, cambiano ambienti, traslocano le loro ingombranti presenze in altri contesti favorevoli alla conquista del primato di "persona essenziale". Dall'altra, vi è invece chi, peccando di presunzione, resta chiuso nel bagagliaio, in attesa che la disgrazia colpisca una delle gomme in pole position per poterla sostituire. Quando qualcuno, per svariati motivi, si ritrova ad e

Passione

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La passione è un'emozione ... è più forte di noi! Non ha sesso e non guarda il colore della tua pelle. E' una carica di elettricità ... ti travolge ... ti spezza il fiato e lentamente si adagia sulla pelle per assorbirla ... per lasciarsi cullare dallo scorrere del sangue per poi culminare nel punto centrale di ogni individuo: IL CUORE! E' lì che la passione esplode ... è lì che espande i suoi clamori. R.D.I.

La grande bellezza

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In questi giorni non si fa altro che parlare e sparlare di Paolo Sorrentino e del suo film "La grande bellezza". C'è chi l'ha trovato noioso, chi l'ha trovato fantastico, chi ritiene sia una cover felliniana, chi ritiene sia un film da Oscar.  Un film, che piaccia o meno, che sia noioso o divertente, che sia comprensibile o meno è sempre e comunque una buona fonte di riflessione. Ogni film ha sempre qualcosa da comunicare, qualcosa da regalare, qualcosa che sia lo spunto per riflettere. E la mia riflessione è partita da quella frase: "Cercavo la grande bellezza ma non l'ho trovata"!! Ed è stato allora che mi sono subito chiesta: ma cos'è la grande bellezza? Ho preso carta e penna e le parole sono venute fuori come un fiume in piena. LA GRANDE BELLEZZA è per me ... la carezza del sole sulla pelle ... è una passeggiata in riva al mare al calar del sole ... è un bicchiere d'acqua fresca in un'afosa giornata di agosto ... è

Buon compleanno, papà!

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Ad un appassionato di musica come te, mio caro papà, non posso che esprimere i miei più cari auguri citando l'antica arte dei suoni, l'arte delle Muse, l'arte della perfezione. I miei auguri sono ritmici e vitali come una composizione Jazz. Sono orecchiabili e melodici come una canzone Pop. Sono movimentati come un brano Rock. Sono meditativi come un motivo di musica New Age. Sono definiti ed equilibrati come un'opera classica. Auguri di cuore mio caro papà e grazie per avermi trasmesso questa tua passione.  La musica è la lingua con cui comunico ...  È la medicina con cui curo le mie ferite ...  È il trofeo che innalzo al cielo per festeggiare le mie vittorie ...  È la tisana che mi calma nei momenti di agitazione ed è il ricostituente che mi risolleva quando cado a terra ...  Grazie ancor di più per avermi tramandato il valore più grande: la diversità musicale applicabile alla vita. Perché ciò che è sgradito nasconde sempre qualcosa di bello. Perché in ogni varietà c&