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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Caro figlio mio ...

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Caro figlio mio, la vita non sempre ti sorriderà. Da madre, vorrei con tutta me stessa,  regalarti sorrisi indelebili, sorrisi incisi ...  Cesellati non tanto sul tuo viso, ma quanto sul tuo cuore ...  Perché è questo quello che conta nella vita:  ridere e sorridere nell'anima!  Sí, figlio mio, é questa la vita che vorrei regalarti! Vorrei ... ma non posso e non perché non abbia la forza di sostenere le tue lotte,  ma perché, so già da adesso, che qualunque barriera dovessi costruire intorno a te  ci sarà sempre qualcosa,  fuori nel mondo, che ti trafiggerà ...  Vorrei poterti sollevare da tutte le sofferenze, ma sappi che anche quelle, fanno parte della nostra esistenza. Ho dovuto, devo e dovrò lottare  per non soccorrerti tutte le volte che sei caduto, che stai cadendo e che cadrai! Questo é il compito più difficile per un genitore:  attendere che il mondo ti impartisca le lezioni di vita e restare fermo ad aspettare che tu capisca, cercando di non congegnare quegli scudi che pot

Gli anni passano ...

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Sabato scorso abbiamo deciso di andare al mare: avevo preparato tutto ed attendevo mio figlio, accanto alla porta d'ingresso, mentre finiva di prepararsi in bagno. Lo vedevo intento a scolpire i suoi capelli con chili di gel e sorridevo: pensavo al fatto che ci mettesse tutto quel tempo a modellare i capelli e non appena si sarebbe tuffato in acqua, la sua opera d'arte sarebbe svanita nel nulla. Sorridevo ed intanto un nostalgico ricordo mi sfiorava l'animo .... Correva l'anno 1986: era l'estate dei mondiali in Mexico, l'estate in cui tutti credevamo di poter scendere di nuovo nelle strade e festeggiare la vittoria della nostra nazionale per ripercorrere le emozioni provate quattro anni prima. Era l'estate in cui impazzava alla grande, la bionda Ivana Spagna, con la sua "Easy lady" e si trascorrevano pomeriggi interi a discutere sulle origini della cantante. Internet era solo un sogno lontano e per quel poco che si sapeva dai gior

A te che sei lassù, buon compleanno, amica mia!

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É il primo compleanno che festeggi lassù tra le nuvole, nel celestiale scenario del paradiso. Forse, ti avranno fatto trovare una torta con la glassa gialla, come il colore che hai sempre preferito. Giallo ottimismo: é così che dicevi sempre.  Stamane ho guardato il telefono e mi sono sentita persa: qualunque messaggio avessi mandato a quel numero salvato ancora sulla rubrica, non avrebbe ricevuto alcuna risposta. Ed allora mi sono detta: le scriverò un pensiero con la speranza che da lì tu possa leggere le mie parole e possa trovare il modo per perdonarmi. Sì, mia cara Sabrina, devi perdonarmi per tutte le volte che non ho avuto il coraggio di affrontare, con la tua stessa serenità, il decorso della tua malattia. Ti chiedo scusa per non aver trovato le parole giuste per supportare l'ottimismo che trapelava dalle tue parole. Ti raccontavo di futilità intraviste al di fuori, cercavo di distrarre la tua mente, senza sapere che così facendo, ero io che mi sottraevo all'