Romeo è Giulietta

 Pilar Fogliati e quella sua miscela di bellezza semplice, espressività, simpatia, romanticismo e comicità, colpisce ancora una volta portando in scena una commedia romantica ma che desta anche non poche risate. Accoppiata oramai collaudata quella tra l’attrice e sceneggiatrice Fogliati e il regista allievo di Nuti, Giovanni Veronesi, che avrebbe fatto bene a tenersi una participina nel cast, aggiungendo un po’ di ulteriore humor. Un plauso immenso al grande Castellitto che interpreta un grande regista in totale decadimento ma sempre pronto agli isterismi da onnipotenza del palcoscenico che lo rendono odioso soprattutto nei confronti di coloro che si troveranno ad incontrarlo in questo suo percorso di realizzazione di un classico shakespeariano. Una Cucciari sempre sul pezzo della sua infinita ironia ed una Margherita Buy invecchiata ma sempre grandiosa. Un film che solleva dalle faticose giornate e alleggerisce gli animi donando anche quella bella morale di cui ogni tanto abbiamo bisogno di sentirci raccontare: si può sbagliare, si possono commettere degli errori e si paga, alle volte anche più del dovuto ma la vita ci offre sempre delle opportunità per tornare ad usare quel biglietto con la scritta Riscatto. E permettetemi di dire che se alla prima battuta in cui Vittoria Mengoni (Pilar Fogliati), affida al pubblico in sala il nome della sua terra natia ho pensato bene di aver capito male, alla seconda e a quelle a seguire, ad ogni pronuncia del nome Vasto, un po’ di emozione mi è venuta su. RDI ♥️

21 febbraio 2024







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