Di regola, quando entro in libreria per acquistare un libro che possa allietare le mie, poche ma piacevoli, ore di evasione, mi lascio rapire dal desiderio di masticare le prime pagine, al fine di poter capire se sia "en pendant" con lo stato emozionale del momento. Ma non posso negare che, qualche volta, gli acquisti delle parole stampate su fogli di carta, raccontate dalle menti creative di qualche scrittore, li effettuo nelle stesse ed identiche modalità con cui vivo le emozioni: "di pancia". Che sia un particolare della copertina, o che sia un titolo a stuzzicare la mia curiosità, poco importa, ma d'istinto passo subito alla cassa ad elargire, alla commessa di turno, non solo la cifra che compare sulla quarta di copertina, ma anche il sorriso e lo sguardo di compiacimento per aver effettuato un buon acquisto. E comincia così il mio frenetico programma mentale, con cui cerco di catalogare, tra i vari impegni quotidiani, lo stralcio di tempo in cui potr
É il primo compleanno che festeggi lassù tra le nuvole, nel celestiale scenario del paradiso. Forse, ti avranno fatto trovare una torta con la glassa gialla, come il colore che hai sempre preferito. Giallo ottimismo: é così che dicevi sempre. Stamane ho guardato il telefono e mi sono sentita persa: qualunque messaggio avessi mandato a quel numero salvato ancora sulla rubrica, non avrebbe ricevuto alcuna risposta. Ed allora mi sono detta: le scriverò un pensiero con la speranza che da lì tu possa leggere le mie parole e possa trovare il modo per perdonarmi. Sì, mia cara Sabrina, devi perdonarmi per tutte le volte che non ho avuto il coraggio di affrontare, con la tua stessa serenità, il decorso della tua malattia. Ti chiedo scusa per non aver trovato le parole giuste per supportare l'ottimismo che trapelava dalle tue parole. Ti raccontavo di futilità intraviste al di fuori, cercavo di distrarre la tua mente, senza sapere che così facendo, ero io che mi sottraevo all'
Stanotte ti ho sognato. Non ti conosco. Non so chi sei ma non appena ho incontrato i tuoi occhi vi ho visto le indicazioni giuste che portavano alla strada di casa. Ho appoggiato le mie labbra al tuo orecchio per riferirti il messaggio di un’altra persona ed ho respirato la tua pelle. Mi hai risposto avvicinando la tua bocca al mio orecchio ed hai stampato le tue labbra sulla mia guancia … ed è lì che ho capito chi eri. Eri il sole che bacia la pelle e la luna che nelle notti d’estate, attraverso le piccole finestre, spia i corpi nei letti. Eri il mare che abbraccia e la montagna che protegge. Eri il sale che da sapore alla vita e lo zucchero che la rende dolce. Eri la carezza di una madre e lo sguardo di un bambino. Eri il latte che nutre ed il vino che inebria. Eri la musica che vive nel cuore e la danza che balla nell’anima. Eri il libro più bello che abbia mai letto. Eri l’infinito di cui si parla tanto. Eri ciò di più bello esiste: l’amore. E un giorno ti incontrerò. RDI Foto re
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