Grazie, Mister!
Direi che oggi è proprio una giornata ricca di eventi che scaldano il cuore,
di circostanze che insegnano,
di persone che meritano stima e rispetto perché riescono,
nel proprio lavoro,
ad insegnare non solo ciò che dovrebbero,
ma anche quello che sono.
Avere a che fare con dei ragazzini dell'età di mio figlio non è un compito facile,
non lo è per un genitore figuriamoci per gli educatori.
I professori, gli allenatori, gli insegnanti di musica o i catechisti,
non solo hanno il compito prioritario di impartire lezioni concernenti il proprio settore,
ma si ritrovano ad arrovellarsi il cervello per creare un feeling con i loro allievi,
che non sono adulti qualsiasi,
ma quanto piuttosto degli esseri umani che vivono momenti di caos pre-adolescenziale!
Ci vuole equilibrio,
una buona dose di equilibrio,
o meglio ancora,
un'eccessiva dose di equilibrio: devono imparare a riconoscere ogni minimo aspetto del carattere dei ragazzi che hanno di fronte in modo da poter instaurare con loro un rapporto che si basi sulla fiducia, sul rispetto, sul volersi bene, sull'ascolto ...
io non sarei capace, ma c'è chi, con cura ed amore,
ogni giorno mette in pratica le sue doti da "terapista dell'allievo adolescente".
Ne conosco molti di insegnanti che valgono e non smetterò mai di ringraziarli,
ma oggi, il mio sentimento di gratitudine è riservato solo ed esclusivamente al Mister.
Non me ne vogliano gli altri, ma è riuscito in qualcosa che pensavo non potesse accadere.
Sono mesi che osservo mio figlio ...
avevo notato la particolarità con cui prestava attenzione a ciò che il Mister diceva o chiedeva ...
lo avevo visto accostarsi in maniera diligente agli impegni richiesti ...
tutto ciò mi ha fatto pensare, sin dall'inizio, che dall'altra parte ci fosse una persona competente, capace di calamitare gli interessi del ragazzo, abile nel coinvolgerlo negli allenamenti e nelle partite, esperto al punto tale da spronarlo per non mancare ai propri appuntamenti sportivi ...
ho osservato tutto ciò nel corso di questi mesi ...
il discorso che gli aveva fatto a fine quadrimestre scolastico,
mi aveva davvero confortata: sì, è proprio questo il termine giusto,
perché io e mio marito non ci sentivamo più soli ...
noi genitori, non sempre siamo in grado di far comprendere ai nostri figli quanto siano importanti certi aspetti della vita ...
ci sgolavamo con Francesco per stimolarlo nell'ambito scuola, ma quando è un genitore a parlare,
i figli ascoltano poco, pensano che siano solo delle regole che vogliamo imporgli,
ed invece, quelle stesse parole, dette dal Mister hanno avuto un effetto diverso,
hanno generato nella sua mente lo stimolo necessario per metterci impegno ...
Oggi pomeriggio Francesco è tornato, stringeva tra le mani un foglio A4 stampato con la figura di Papa Francesco ed una preghiera.
Stringeva quel foglio come se avesse un oggetto prezioso, come se gli avessero consegnato una Coppa che lo celebrasse come Ragazzino dell'Anno.
Mi ha riferito le parole del Mister con una foga mai vista: non mi sembrava vero!
Parole che avevo ripetuto per mesi e mesi e che lo avevano lasciato un pò perplesso, e alle volte un pò indifferente, sono diventate oggi Bibbia!
Ed allora non posso che ringraziare di tutto cuore l'artefice di tutto ciò.
Ti ringrazio Loris per la tua professionalità, ma non solo in campo calcistico: sei davvero professionale sotto l'aspetto umano, il che denota, un autentico pregio.
Grazie perché stai insegnando a Francesco, (e a tutti i suoi compagni di squadra), giorno dopo giorno, insieme a noi genitori, ad essere l'uomo che diventerà domani.
I campioni non sono mai solo quelli che alzano al cielo una coppa.
I campioni veri sono quelli che in campo accettano le sconfitte,
sono quelli che partecipano con il team senza avere la superbia di dover primeggiare,
sono quelli che tendono una mano all'avversario quando cade,
sono quelli che possono camminare a testa alta perché conoscono il valore della parola Rispetto,
sono quelli che si comportano onorevolmente anche al di fuori del campo,
sono quelli che conoscono i propri limiti ma riescono ad accettarli al punto da farli diventare punti di forza,
sono quelli che si rialzano sempre e comunque,
sono quelli che sfideranno gli avversari identificandoli come esseri umani,
sono quelli che trovano il tempo per onorare Dio, per ringraziarlo ogni giorno attraverso la semplice preghiera.
Grazie di cuore, Loris!
di circostanze che insegnano,
di persone che meritano stima e rispetto perché riescono,
nel proprio lavoro,
ad insegnare non solo ciò che dovrebbero,
ma anche quello che sono.
Avere a che fare con dei ragazzini dell'età di mio figlio non è un compito facile,
non lo è per un genitore figuriamoci per gli educatori.
I professori, gli allenatori, gli insegnanti di musica o i catechisti,
non solo hanno il compito prioritario di impartire lezioni concernenti il proprio settore,
ma si ritrovano ad arrovellarsi il cervello per creare un feeling con i loro allievi,
che non sono adulti qualsiasi,
ma quanto piuttosto degli esseri umani che vivono momenti di caos pre-adolescenziale!
Ci vuole equilibrio,
una buona dose di equilibrio,
o meglio ancora,
un'eccessiva dose di equilibrio: devono imparare a riconoscere ogni minimo aspetto del carattere dei ragazzi che hanno di fronte in modo da poter instaurare con loro un rapporto che si basi sulla fiducia, sul rispetto, sul volersi bene, sull'ascolto ...
io non sarei capace, ma c'è chi, con cura ed amore,
ogni giorno mette in pratica le sue doti da "terapista dell'allievo adolescente".
Ne conosco molti di insegnanti che valgono e non smetterò mai di ringraziarli,
ma oggi, il mio sentimento di gratitudine è riservato solo ed esclusivamente al Mister.
Non me ne vogliano gli altri, ma è riuscito in qualcosa che pensavo non potesse accadere.
Sono mesi che osservo mio figlio ...
avevo notato la particolarità con cui prestava attenzione a ciò che il Mister diceva o chiedeva ...
lo avevo visto accostarsi in maniera diligente agli impegni richiesti ...
tutto ciò mi ha fatto pensare, sin dall'inizio, che dall'altra parte ci fosse una persona competente, capace di calamitare gli interessi del ragazzo, abile nel coinvolgerlo negli allenamenti e nelle partite, esperto al punto tale da spronarlo per non mancare ai propri appuntamenti sportivi ...
ho osservato tutto ciò nel corso di questi mesi ...
il discorso che gli aveva fatto a fine quadrimestre scolastico,
mi aveva davvero confortata: sì, è proprio questo il termine giusto,
perché io e mio marito non ci sentivamo più soli ...
noi genitori, non sempre siamo in grado di far comprendere ai nostri figli quanto siano importanti certi aspetti della vita ...
ci sgolavamo con Francesco per stimolarlo nell'ambito scuola, ma quando è un genitore a parlare,
i figli ascoltano poco, pensano che siano solo delle regole che vogliamo imporgli,
ed invece, quelle stesse parole, dette dal Mister hanno avuto un effetto diverso,
hanno generato nella sua mente lo stimolo necessario per metterci impegno ...
Oggi pomeriggio Francesco è tornato, stringeva tra le mani un foglio A4 stampato con la figura di Papa Francesco ed una preghiera.
Stringeva quel foglio come se avesse un oggetto prezioso, come se gli avessero consegnato una Coppa che lo celebrasse come Ragazzino dell'Anno.
Mi ha riferito le parole del Mister con una foga mai vista: non mi sembrava vero!
Parole che avevo ripetuto per mesi e mesi e che lo avevano lasciato un pò perplesso, e alle volte un pò indifferente, sono diventate oggi Bibbia!
Ed allora non posso che ringraziare di tutto cuore l'artefice di tutto ciò.
Ti ringrazio Loris per la tua professionalità, ma non solo in campo calcistico: sei davvero professionale sotto l'aspetto umano, il che denota, un autentico pregio.
Grazie perché stai insegnando a Francesco, (e a tutti i suoi compagni di squadra), giorno dopo giorno, insieme a noi genitori, ad essere l'uomo che diventerà domani.
I campioni non sono mai solo quelli che alzano al cielo una coppa.
I campioni veri sono quelli che in campo accettano le sconfitte,
sono quelli che partecipano con il team senza avere la superbia di dover primeggiare,
sono quelli che tendono una mano all'avversario quando cade,
sono quelli che possono camminare a testa alta perché conoscono il valore della parola Rispetto,
sono quelli che si comportano onorevolmente anche al di fuori del campo,
sono quelli che conoscono i propri limiti ma riescono ad accettarli al punto da farli diventare punti di forza,
sono quelli che si rialzano sempre e comunque,
sono quelli che sfideranno gli avversari identificandoli come esseri umani,
sono quelli che trovano il tempo per onorare Dio, per ringraziarlo ogni giorno attraverso la semplice preghiera.
Grazie di cuore, Loris!
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