Pagine dal libro "Cuore": storie di vita quotidiana ... da mamma!

Ebbene sì, lo ammetto.
Nel rapporto genitoriale a discendere, ammetto di essere brontolona ...
Probabilmente lo sono a causa della vita che conduco! 
Con un marito che lavora fuori casa, sono costretta a fare la parte della "dittatrice" che stabilisce le regole e anche quella del "giudice" che deve determinare gli eventuali reati da scontare, senza dimenticare le ispezioni sui compiti fatti, gli orari da rispettare e tutto ciò che riguarda la quotidianeità.
Per questi ruoli ci si deve nascere ed io ahimè ammetto che li interpreto ma con enorme fatica: mi pesa da morire far prevalere sempre la razionalità da genitore quando invece sono una che pensa ed agisce di pancia!
Premessa a parte, stamane, dopo il secondo caffè in ufficio, non appena ho aperto la borsa per prendere la pizzetta da sgranocchiare mi sono accorta che la merenda di mio figlio era rimasta li, nella nuova borsa colorata! 
Il primo pensiero é stato quello di andare a scuola ma visto l'orario mi sono resa conto che non avrebbe avuto più senso, considerato che la ricreazione era già finita da un pezzo.
Ero rattristata ed arrabbiata: rattristata perché sapevo che sarebbe rimasto a stomaco vuoto fino all'ora di pranzo.
Arrabbiata perché, così come accade tutte le mattine, non appena parcheggio l'auto nel cortile dell'ufficio, il ragazzino non mi da neanche il tempo di aprir bocca che scappa come un forsennato alla ricerca dei suoi amici e tutte le volte nella fretta devo urlargli dietro per farlo tornare a prendere la fatidica merenda.
Stamane però l'ho dimenticata 😔.
Non nego che speravo l'avesse comprata da solo con quell'euro che gli avevo allungato di fretta.
Non appena è rientrato a casa ero pronta a tirare fuori la mia solita ramanzina facendo leva sul fatto che se le cose le dimentico io certamente lui non se le ricorda, ma aprendo la porta ho notato che aveva le mani dietro la schiena. 
Mi ha detto: "chiudi gli occhi".
A dirla tutta, mi aspettavo che ad occhi aperti avrei trovato un cucciolo di cane raccattato per strada e stavo già preparandomi il discorso da fare per fargli capire che per il momento non possiamo permetterci di avere un cane in casa, ed invece?
Invece, aprendo gli occhi ho visto una piantina dai fiori viola, screziati di nero!
"Volevo comprare la merenda alle macchinette durante la ricreazione, ma vendevano nell'atrio queste piantine ho preferito comperare un bel fiore per te!"
La ramanzina? 
Si è sciolta insieme alle lacrime!
Cuore di mamma, e chi se lo sarebbe mai aspettato! 
Così mi sono sciolta come un gelato d'agosto e credo che per un bel po' di tempo le ramanzine saranno sospese!
Ecco cosa siamo noi mamme: siamo un vulcano in eruzione, ma basta un battito d'ali che la lava magicamente si trasforma in panna montata!
Roberta


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