The fabelmans
Avevo sette anni la prima volta che sentii pronunciare quel nome: Spielberg. Ero andata con mia madre e mio padre al Circus ed ero uscita da lì innamorata di un mostriciattolo rugoso, tarchiato che camminava goffamente e non diceva una parola comprensibile … eppure … eppure il regista era riuscito a renderlo così speciale, così fantastico da farsì che mi folgorasse l’animo. Il genio della macchina da presa di Steven Spielberg è proprio racchiuso in quel saper rendere diverso ciò che a primo impatto non sembra. Senza stare qui a ricordare i suoi ulteriori capolavori stasera ho avuto il piacere di guardarne uno nuovo in una veste ancora più particolare. La sua vita raccontata attraverso “the fabelmans” è un racconto davvero emozionante con cui il regista ha spiegato l’origine della sua arte, quella stessa arte con cui è stato costretto a fare i conti perché, troppo spesso, mostra la verità dei fatti che, qualche volta, l’occhio umano tende a non voler guardare. Profondo, intenso, unico … semplicemente Spielberg ♥️ RDI
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