Era ora
Un surreale che sembra reale,
un film che racconta di un uomo che, con tristezza,
è costretto a guardare la propria vita scivolare via
verso la distruzione di un rapporto a vantaggio della carriera.
Un uomo che dovrà guardare suo padre
come un rigurgito di un dolore passato,
quello stesso padre che vuole solo ricordare di aver fatto del suo meglio
nascondendo la testa nella sabbia,
perché fa male saperci carnefici di un dolore che infliggiamo agli altri.
Un uomo che deve assistere alla crescita di una bambina
che sa guardare in maniera più chiara il mondo rispetto ad un adulto.
Una storia che racchiude il consiglio più antico e cioè
quello di avere più tempo per avere meno rimpianti.
Un viaggio nel tempo, un viaggio che percorre le fasi
della propria vita in un futuro ma con i sentimenti di un presente
che ancora odora di primavera.
Un racconto di “tutti i giorni che ti ho aspettato” perché, qualche volta,
lasciamo che qualcuno ci aspetti o restiamo noi ad aspettare qualcuno
mentre i giorni scivolano via,
lasciando la vita in un angolo, senza viverla,
invece di attraversarla pensando che ogni giorno
deve essere il giorno più bello della nostra vita
RDI ❤️
Foto dal web
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