Mia

“Mia”, un film che fino al primo tempo è un po’ troppo lento, 

ma che nel secondo si riprende tutto. 

Si riprende così tanto da arrivarti addosso come un tir, 

ti spacca il cuore ed arriva ad entrarti nelle viscere. 

Mi sono immedesimata nella madre e nel padre, 

sia di Mia che di Marco, 

riuscendo persino a sentire dentro il dolore atroce 

che potrebbero aver provato semmai fosse stato tutto vero. 

Non è facile essere genitori di questi tempi odierni. 

Non so se siamo noi adulti a non saper loro insegnare 

l’uso dei sentimenti perché probabilmente non ne siamo capaci nemmeno noi. 

Sta di fatto che nella nostra società non sappiamo comunicare. 

I segreti li affidiamo alla tecnologia, li stendiamo come se fossero lenzuola 

messe ad asciugare sulla terrazza di casa, in una calda giornata primaverile, 

incautamente, senza minimante pensare che diventando di dominio pubblico, 

possano generare effetti devastanti, 

senza preoccuparci dei sentimenti di tutti quelli che ne sono coinvolti. 

Se è vero che la tecnologia accorcia le distanze dovremmo 

però stare attenti ad evitare che possa accorciare i rapporti reali con gli altri, 

dovremmo evitare che stravolga le vite degli altri, 

o che possa accorciare la vita degli altri o addirittura persino la nostra 

RDI ♥️








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