Lo scriba dei Maya

Mancano due giorni all'arrivo del 21 dicembre, una data che lo scorso anno ha creato qualche timore in tutte quelle persone che credevano nell'antica profezia dei Maya. Con tutta sincerità ero un pò scettica su quella previsione ma non posso negare di aver avuto un minimo di paura. Nei giorni a seguire ho provato ad immaginare cosa potesse essere davvero accaduto nella vita di quel povero scriba ed è venuto fuori il post che ho poi pubblicato su Facebook e con cui ho augurato ai miei contatti un buon 2013. Ho deciso di riproporlo qui sul mio blog come messaggio di speranza e serenità, quasi come un pensiero positivo che possa esorcizzare le negative convinzioni che noi esseri umani abbiamo l'abitudine di inculcare nei meandri delle nostre menti per poi lasciarci condizionare da false teorie, da false opinioni o addirittura da false persone. Il marcio c'è ed è un dato di fatto ma è opportuno, qualche volta, scavare nel terreno pensando positivo: pensare con qualche aspettativa in più, guardare con gli occhi variopinti che il mondo ci offre senza fossilizzarci troppo sul nero. Il marcio, il male, il brutto esisteranno, sempre fino a che il mondo continuerà ad esserci, ma possiamo fare qualcosa di più attraverso i nostri pensieri. Con questo non dico di offuscare il male e di tramutarlo in bene: il mio pensiero è invece quello di non lasciarci coinvolgere troppo dalle situazioni che non conosciamo: se i seguaci della profezia dei Maya avessero pensato che probabilmente lo scriba si fosse semplicemente stancato di fare quel noioso lavoro, probabilmente in tanti avrebbero accantonato molte paure e qualcuno avrebbe risparmiato anche qualche soldino :-)
Vi auguro tanti pensieri positivi.
<<Lo scriba dei Maya era seduto a svolgere il suo lavoro quando, tutto ad un tratto, entrò una bambina: "Che fai, papà?".
"Lavoro", rispose l'uomo che avvertiva la stanchezza negli occhi e nelle mani.
La bambina, con gli occhi tristi, disse: "Perchè non vieni un pò a giocare con me?"
Lo scriba guardò il suo lavoro e provò molta tristezza: era seduto lì, a scrivere un futuro che non avrebbe mai visto mentre non viveva il presente, la sua vita!
"Al diavolo il 2012! Che ci pensino i posteri a scriverlo!"
Fu così che l'uomo prese in braccio sua figlia e uscì fuori a giocare con lei.
Morale? Il passato non si cancella e il futuro non lo conosciamo: impariamo a vivere il presente!>>

Roberta

Commenti

  1. Amica mi che bello che sei tornata attiva a scrivere..leggerti mi incanta
    :*

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  2. auguroni a tutti i frequentatori di questo Blog ,Bellissimo pensiero ,Davvero.

    RispondiElimina

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