Riflessioni

Quando fisicamente c’è qualcosa che non va e si è costretti a restare in casa viene facile incontrare la parte debole e la sensibilità che appartiene ad ognuno di noi. E ci si ritrova a fare i conti con i fantasmi lasciati marcire negli armadi del tempo. Ci si ritrova a guardare le paure che ci hanno accompagnati e che ad oggi si inseguono ancora perché hanno trovato un modo furbo per confondersi. Ci si ritrova a dover scavare nel fondo del cuore e magari a riportare a galla qualcosa o qualcuno. Ci si ritrova a comprendere che è inutile giustificare tutti. Quando si vuol bene a qualcuno va bene anche se sbaglia. Ci si ritrova a chiudere gli occhi e a lasciare, ancora una volta, che la penna sia la tua parola … Dio non mi ha donato la capacità di esprimermi verbalmente, nel senso che tutto ciò che dico viene spesso frainteso … ed allora ho sempre usato la mia cara amica penna, un tocco di fantasia ed un pizzico di inventiva. Ed il mondo, come per magia, veniva fuori con i suoi personaggi ed in ognuno lasciavo qualche emozione che mi era appartenuta o che avevo intravisto grazie ai miei occhi. Lascio correre la biro su quel pezzo di carta e forse finalmente Ovidio incontrerà la sua amata.

RDI










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