Nel poker d'assi della scrittura abruzzese!
20 luglio 2011: una mattina come tante altre! Arrivo in ufficio e mentre sono intenta a sbrigare le mie pratiche quotidiane, un collega, entrando nella mia stanza, esclama: "Complimenti!".
Lo guardo come se fosse appena sceso da Marte e intanto mi chiedo: "che cosa ho fatto di così spettacolare da meritarmi un elogio??!!!"
Non credo si riferisca alla lettera che giace sulla mia scrivania, in attesa che il Direttore la firmi!! Eh no, non credo proprio!
Non è la giornata ideale per risolvere i rebus aziendali e senza pensarci due volte gli chiedo a cosa mai si riferisca.
"Sei su Il Centro!", esclama lui poco prima di uscire.
Oh mio Dio! E perchè mai sono finita su una pagina di giornale! Di rapine non ne ho mai fatte, nè tantomeno ho mai smerciato droga. Con la mente che prende fuoco scappo dal primo giornalaio.
"Vorrei una copia de Il Centro", domando dietro un bel paio di occhiali scuri che possano camuffare le mie sembianze. La paura che, senza saperlo, debba ritrovarmi a giustificare un insano gesto, dettagliatamente descritto in un articolo di giornale, mi ha suggerito la genialata del camuffamento.
Comincio a sfogliare le pagine grige del quotidiano abruzzese mentre il cuore mi batte all'impazzata.
Arrivo a pagina 25 e ... Sorpresa!!!
La mia foto è ben visibile tra altre tre che ritraggono gli autori abruzzesi.
Non mi sembra vero!
Ho da poco pubblicato il mio primo romanzo e c'è già qualcuno che mi ritiene una promettente scrittrice.
Leggo tutto d'un fiato:
<<E infine, ultimo esordio, ecco per Tracce "Tutta colpa del Granduca Cosimo III" della trentenne sulmonese Roberta Di Iorio, la quale -narrando in prima persona- affida ad un diario dal ritmo nervoso e veloce il racconto di un amore da scandalo, per differenza d'età, tra una donna e un ragazzo: schema e tema collaudati, con la novità qui, però, di un pudore dove subentra il sesso, che s'intravede quale magna pars, ma sempre criptato, reso con gusto, con timidezza quasi (quanto avrebbe da imparare da una Di Iorio una Melissa P.!); cui fa da contrappunto il crudo scandaglio del cuore, condannato nel momento in cui non lo si capisce, non lo si condivide, lo si mette sotto accusa; ma pure, in qualche modo, lo si assolve, perchè coraggiosamente espostosi alla tempesta del giudizio e del pregiudizio altrui, affrontandone tutte le conseguenze, nell'indomabile ribellione che cercava, per ritrovarvi più battito, più vita.>>
Con gli occhi offuscati dalle lacrime intravedo il nome dell'autore di questo articolo: Giovanni D'Alessandro, e il cuore mi sale in gola. E' il mio scrittore preferito e sentirsi apprezzata dal proprio "maestro" è un'emozione davvero inaspettata!
Grazie!!!!!
Non mi sembra vero!
bellissimo Blog e libro delizioso da leggere tutto d'un fiato
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